

Tutti sappiamo cos’è il finger-food: si tratta di preparazioni che possono essere mangiate con le mani, meglio se in un solo boccone o presentate sotto forma mono-porzione. Sono quei gustosi bocconcini, dall’aspetto sempre invitante e curato, che deliziano il nostro palato durante aperitivi, buffet ed antipasti. La fantasia degli chef non ha limiti e si sbizzarrisce in sfiziose mini quiche, eleganti ciotoline di insalate, spiedini gourmet, tramezzini e cucchiai di paté.
Come nasce quest’usanza che ormai prende sempre più campo? L’abitudine di mangiare con le mani ha origine antichissime… di sicuro gli uomini primitivi non mangiavano con la forchetta! Molto più avanti, anche i romani adoravano mangiare con le mani seduti sul loro triclinio. Tant’è che esistevano gli ‘scissores’ ossia coloro che si occupavano di tagliare le pietanze in modo che potessero essere facilmente mangiate con le mani. Nel 1600, addirittura, mangiare la carne con forchetta e coltello era ritenuto un sacrilegio: se ne perdeva gran parte del gusto! Certo tra la coscia di pollo mangiata a morsi e gli eleganti mini sandwich di oggi non sembrano esserci grandi similitudini se non, appunto, nell’uso delle mani. In effetti per arrivare a qualcosa che assomigli un po’ di più al finger-food di oggi bisogna tornare all’era del proibizionismo tra il 1920 ed il 1930 ed agli ‘speakeasy’ , i bar dove si serviva alcol illegalmente. Il loro nome significa ‘parlare piano con la voce bassa’ e deriva dal fatto che i proprietari, per non dare nell’occhio ed evitare controlli, cercavano di evitare risse e schiamazzi. Così oltre all’alcool servivano anche gustosi bocconcini che, da una parte, servivano a fare bere di più i loro clienti, ma dall’altra evitavano che questi bevessero a pancia vuota e si ubriacassero troppo facilmente. Geniale vero? Di sicuro questa modalità di servire bevande alcooliche accompagnate da stuzzichini assomiglia molto di più al moderno finger-food.
A differenza di altre tendenze dei nostri giorni questa che vi stiamo raccontando ha una vera e propria data di nascita! Fu infatti nel febbraio 2002 che, in occasione dell‘ Expo-Gast di Salisburgo, una delle più importanti fiere del settore, alle squadre dei vari Paesi fu chiesto di creare ricette da inizio pasto che potessero essere mangiate in punta di dita. Ecco, era nato il finger-food! Oggi chi si cimenta in questo tipo di preparazioni, oltre la fantasia, deve seguire alcune regole fondamentali: le ricette possono essere crude o cotte, calde o fredde ma devono contenere un minimo di tre ingredienti: devono nascere da una logica ben precisa che nasce dall’analogia (per esempio ingredienti con diversi livelli di dolcezza) o dal contrasto (elementi morbidi e croccanti); la presentazione visiva deve essere molto curata essendo caratterizzata da tagli e forme precise e nel caso si utilizzino supporti come ciotoline, cucchiai o piattini questi devo avere un ottimo design. Avreste mai creduto che dietro la bontà del finger-food ci fosse tutto questo? Ormai avrete capito che non basta che si possa mangiare con le mani per essere definito tale: deve avere delle caratteristiche ben precise! Il mondo del catering è pieno di sorprese e storie interessanti che solo i professionisti più preparati sapranno raccontarvi! Cercate sul nostro portale e troverete tante aziende in grado di rispondere nel migliore dei modi alle vostre esigenze.
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